venerdì 23 gennaio 2009

Che fine hanno fatto atto tre: Ron Lim

In questo caso, che vi piaccia o no, parliamo delle sorti di un grande disegnatore; certamente in fase calante in quanto a prestigio degli incarichi, ma imprescindibilmente Ron Lim, con la sua lunga e densa carriera, merita un posto di tutto rispetto nel regno dei comics. Classe 1965, ebbe il suo primo incarico ufficiale più di venti anni fa, quando gli furono affidate le matite della serie "Ex Mutants" della Eternity, poi quasi esclusivamente lavori di assoluto rilievo in Marvel Comics, dal 1988 sino alla fine degli anni novanta. Le illustrazioni per cui viene ricordato sono moltissime, certamente però, un posto in primo piano merita la sua lunghissima collaborazione alla testata "Silver Surfer" (Italia in gran parte reperibile su vecchi albi Playpress), che lo impegnò per ben sei anni, precisamente dal 1988 al 1994. Analogamente a diversi disegnatori dello scorso decennio, lo stile di Lim era molto cartoonesco, con una notevole inclinazione verso il design orientale: "semplice nell'impostazione, ma molto dinamico, in qualche modo ispirato all'organizzazione della pagina tipica dei manga". Una certa geometria nella realizzazione dei corpi e dei volti (assolutamente personali erano i visi dei suoi personaggi, "mascelloni" e con la bocca trapezoidale) faceva inoltre in modo che le spigolosità convivessero, talvolta prevalendo, sulle linee tonde. Per quel che riguarda la resa degli sfondi non ci sono particolari menzioni; essa era semplice ed assolutamente in secondo piano rispetto al design dei characters od alla risultanza grafica delle loro azioni. In ultimo, assai evidente e non di rado preponderante, era la realizzazione della muscolatura. Ripeto, che piacca o meno, questo modo di disegnare ha fatto comunque, da un lato Ron Lim un penciler senza assoluti picchi d'eccellenza, dall'altro un artista flessibile, stabile e regolare, in grado di accettare qualsiasi tipo di proposta senza il timore di risultarvi inadeguato. Insomma, una garanzia, per tanti motivi. Proprio quest'ultima caratteristica è stata la ragione per cui la Marvel, specialmente sino alla metà degli anni '90, gli affidò le matite di molte sue testate storiche o di grido. Infatti, se per la maggior parte dei disegnatori il problema maggiore erano le scadenze, su Ron ci si poteva assolutamente contare, in quanto era velocissimo nel completare le sue tavole e, quindi, perfettamente in grado di reggere il lavoro di due e spesso anche tre testate al mese. Inoltre se, per ritardi altrui, c'era da disegnare un numero di riempimento su qualche altra serie a lui non assegnata, non di rado trovava pure il tempo per i "fill-in"! Oltre alla lunga esperienza in "Silver Surfer", è stato il disegnatore di tantissime altre serie regolari e, meritevolmente, citiamo i suoi cicli in: "Captain America" (1990/1991), "X-Men 2099" (1993-1995, in cui si occupò anche della creazione grafica dei personaggi), "Spider-Man Unlimited" (1993/1994). C'è poi il suo apporto per le miniserie dell'Infinito ideate da Jim Starlin (di cui Lim è un grande fan, specialmente per la gestione che lo scrittore ebbe dei personaggi di Adam Warlock e Capitan Marvel), ovvero "Infinity Gauntlet" (in cui subentrò, prima della conclusione, a George Perez); "Infinity War" ed "Infinity Crusade". Queste miniserie sono state tradotte in Italia su "Zona M" della Playpress ed, in seguito, su "Marvel Comics Presenta" della Marvel Italia, orientativamente tra il 1993 ed 1997. Questa sua affinità particolare per le saghe cosmiche di Starlin, gli assicurarono poi anche le matite delle miniserie dedicate al personaggio di Thanos. Alla fine degli anni '90, precisamente nel 1997, Ron Lim approda presso la Archie Comics e disegna, per una parentesi, la serie regolare di "Sonic il porcospino", tuttavia, a differenza di molti suoi colleghi, non rimase particolarmente appagato dall'esperienza. Sapendo notevolmente affinare il suo stile in base alle tendenze moderne, grazie anche alle nuove tecniche di colorazione, torna pertanto quasi subito al mondo dei supereroi, ed inaugura il nuovo millennio svolgendo incarichi vari, ma di non primissimo piano, tra Marvel, DC e l'indipendente Future Comics. Ultimi suoi progetti, in pienissima forma, sono stati "Iron Man-Legacy of Doom" (su testi del grande David Michelinie), "Avengers Next" e "Fantastic Five" (su testi di Tom De Falco) per la Marvel; mentre per la DC disegna, a partire dall'estate 2008, la mini "Rann/Thanagar, Holy War".

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