lunedì 29 dicembre 2008

Un musical "a tutta tela"......

Sicuramente prima di "Spider-Man 4", arriverà "Spider-Man: The Musical" (titolo ancora provvisorio), ispirato alle vicende del lanciaragnatele fumettistico, ma secondo un'originale prospettiva musicale. Il cast è di altissimo profilo, già si sa che la parte di Mary Jane è stata assegnata ad Evan Rachel Wood (già vista in "Across the Universe") , mentre per il ruolo di Peter Parker si sta cercando di convincere Jim Sturgess (protagonista di "Across the Universe"), vicino al definitivo assenso. Confermati gli artisti che parteciperanno alla composizione delle musiche ed, anche qui, si lavora in grande, con Bono Vox e The Edge degli U2, pronti a guidarvi nel mondo del vostro amichevole Uomo Ragno di quartiere! A breve nuovi aggiornamenti......

Prima illustrazione ufficiale di Mark Bagley per la D.C.



Ce l'avete proprio qui a fianco: è questa la prima illustrazione ufficiale del neo acquisto della D.C. Comics, Mark Bagley. Come esordire dunque, se non ritraendo la santa trinità della divisione a fumetti del gruppo Warner Bros.? Dei tre soggetti, mi piace in particolar modo l'impostazione grafica di Batman, con le orecchie della maschera molto basse e schiacciate. L'ultima volta che personalmente vidi delle sue illustrazioni su Batman fu in una delle celebri "Battaglie del Secolo" (anno 1996 se non erro, tradotto nel nostro paese dalla Marvel Italia...allora andavano di moda gli incroci/scroci tra case editrici concorrenti...), nella fattispecie "Spider-Man versus Batman", ma a quell'epoca ci diede una versione del personaggio molto cartoonesca....e lui, soprattutto, era un affermato un disegnatore "ragnesco".
Sugli altri due soggetti gli do la sufficienza piena, anche se Superman non è il massimo, confermando che il buon Mark da il meglio sulle "figure smilze" ed il peggio su quelle "possenti" (i suoi disegni di Hulk o di Sentry, ad esempio, non sono di certo passati alla storia..)
Ad ogni modo, Mark Bagley non ha bisogno di presentazioni, forse non è stato il migliore in assoluto, nè in passato, tantomeno oggi......eppure il suo stile nel tempo si dimostra sempre coerente ai suoi fondamenti ed, al pari, altamente competitivo sul mercato, basta guardarne i risvolti nel corso di questi anni in testate tutt'altro che marginali. Si è fatto le ossa su quella che all'epoca era una delle più fresche testate giovanili della Marvel Comics, come "New Warriors", per poi subito passare alla testata ammiraglia della "casa delle idee", ovvero "The Amazing Spider-Man", raccogliendo la pesante eredità dei due cicli precedenti al suo, cioè quello di Todd Mc Farlane e quello di Erik Larsen....ed erano solo i primi anni novanta! Il suo Spider-Man, seppur illustrato a dimensioni ridotte e con minor dovizia di particolari; si dimostrò essere un ottimo spartiacque tra gli eccessi dei disegnatori dinamici e l'ordine della produzione classica, tanto è che fu riconfermato per quattro anni consecutivi, lasciando ben impresso il suo segno, quasi sino alla fine de "La saga del clone". Dopo la metà del decennio scorso con l'amico Kurt Busiek ha creato i "ThunderBolts", disegnandone tantissimi numeri.....eppure il progetto, con cui moltissimi di voi lo ricorderanno per sempre, è quello con cui ha inaugurato questo decennio, ossia il ciclo di "Ultimate Spider-Man" al fianco di Bendis per più di cento numeri ( e gadgets a volontà!).....siglando il record assoluto di permanenza di un disegnatore su una testata. Lasciata la collana "Ultimate Spider-Man", lo abbiamo visto all'opera disegnando la nuova testata degli Avengers, ma quello era solo un progetto a tempo; poichè aveva già dichiarato che entro la fine del 2008 sarebbe passato in D.C. , dove avrebbe di nuovo lavorato con su storie di Kurt Busiek e beneficiando delle chine di un altro decano del fumetto come Art Thibert (già all'opera sulle matite di Bagley in "Ultimate Spider-Man"). Non ci resta dunque che attendere la pubblicazione della nuova fatica di questo team ben consolidato.....che riguardi proprio le tre colonne eroiche che vediamo ritratte? Magari.....

mercoledì 24 dicembre 2008

Spider-Man 4: In preparazione......

Aprendo una breve parentesi sul cinema, ormai è una certezza: "Spider-Man 4" si farà.
E' stato lo stesso Sam Raimi a rivelarlo in una recente intervista per Mtv, nella quale ha peraltro anticipato che sia lui che Tobey McGuire hanno opzionato la loro presenza per due film legati alle vicissitudini del testa di ragnatela. Quindi non solo "Spider-Man 4", ma anche uno "Spider-Man 5". La notizia avviene pochi giorni dopo la notizia del sorpasso negli incassi di tutti i tempi del Nord America, da parte de "Il Cavaliere Oscuro" (405 milioni di dollari) sul primo "Spider-Man" (403 milioni di dollari). Attualmente il film è al primo stadio di pre-produzione e le riprese dovrebbero iniziare nella seconda metà del 2009. Dovrebbe esserci anche Kirsten Dust, alias Mary Jane Watson, la quale recentemente invece aveva escluso di aderire nuovamente al progetto, poichè "troppo imprigionata nel personaggio". Potere dei soldi? Ad ogni modo mi spero che le prossime pellicole siano all'altezza, dopo il brutto capitombolo a livello soprattutto di sceneggiatura di "Spider-Man 3". Le premesse per un buon lavoro ci sono tutte: aver mantenuto la regia di Raimi è un ottimo punto di forza e ciò gli è abbondantemente acceditato dagli eccellenti "Spider-Man" e "Spider-Man 2". Attualmente le notizie sulla trama o su probabili antagonisti di turno sono top secret, non resta che attendere nuove anticipazioni.....mentre si parla anche di uno spin-off dedicato tutto quanto al personaggio di Venom.....vedremo!

martedì 23 dicembre 2008

Altro che terra di nessuno: Gotham è terra bruciata!

E se Batman non fosse stato niente altro che un casuale, involontario paradosso nella storia del fumetto? Il quesito non solo calza.......ma addirittura la sua risposta appare sempre di più come scontata. Per quale ragione? Unicamente per una fondamentale motivazione di base: perchè il fumetto è fantasia ed a volte la fantasia è perversa. Di che stupirsi? Se c'è un posto in cui l'impossibile diviene possibile è proprio quello in cui vivono i nostri eroi....e se pensavate che Batman, il più umano, il più sprovvisto di superpoteri tra le moderne figure eroiche...fosse immune a questa regola, beh, è qualche mese che vi sbagliate di grosso!!!
La prenderò molto alla lontana: si è parlato pochi giorni fa della saga "Batman R.I.P." che, almeno nelle intenzioni di Grant Morrison, dovrebbe rivoluzionare il cosmo batmaniano per una assai credibile dose di tempo. Tuttavia, nuove indiscrezioni dagli Stati Uniti lasciano intendere che il cambiamento sarà ancora più radicale. Il nemico contro il quale nulla si potrà fare si chiama "Black Glove", ma c'è dell'altro. Infatti in "Batman R.I.P.", non solo la batcaverna sarà rasa al suolo e Batman/Bruce Wayne, privato di tutto, troverà una morte infausta in un'esplosione aerea....ma lo stesso "mito batmaniano" verrà capolvolto e spezzato in due. Per "mito" intendo quello che ha fatto del pipistrello l'immagine con cui Bruce Wayne ha dato un senso alla propria esistenza: il suo "lavoro", la sua "missione" per Gotham City. Ebbene tutti sappiamo che tutto si generò diverse decine di anni prima all'uscita di un cinema dove, in un tentativo di rapina mal riuscito, i genitori del miliardario dalla doppia vita trovarono una tragica morte sotto gli occhi impotenti del figlio. Da quel momento in poi Bruce Wayne smise di essere sè stesso, perse la sua innocenza ed iniziò ad essere, con quel poco di sana follia che ci vuole, "qualcosa di diverso".....Batman. Sappiamo tutti quanta importanza, nello spessore del personaggio, hanno rivestito non solo quella passata tragedia, ma anche le figure materna e paterna, quest'ultima su tutte. Il padre di Bruce, il celeberrimo dottor-filantropo Thomas Wayne, era infatti la persona più ricca e stimata di Gotham, un cardine di valori e di ideali per il figlio, o almeno è quello che abbiamo creduto per settanta anni....comprese le diverse apparizioni al cinema del personaggio!!!! In "Batman R.I.P.", con la morte di Batman scaturirà anche il lato oscuro della sua famiglia, in cui Thomas e Marta non erano affatto la affettuosa coppia di "genitori modello", che ogni rampollo di buona famiglia avesse desiderato per sè. Verrà infatti fuori, con alcune foto compromettenti, che Thomas era un amante delle orge notturne e che, non di rado, era solito scambiare ed offrire i favori sessuali di sua moglie (!!!) a qualcun altro, persino.....al maggiordomo Alfred!

Queste indiscrezioni sono pesantissime, sembra quasi una caricatura del grande fumetto, eppure è proprio ciò che sta avvenendo a livello narrativo sulle testate batmaniane. In questo la versione cartecea è unica e rivoluziona anche il rafforzamento alla figura ideale dell'"uomo pipistrello", che avevano fornito, nel pubblico immaginario dei profani, le due eccellenti pellicole di Christopher Nolan, ovvero "Batman Begins" (2005) e "Batman: il cavaliere oscuro" (2008). Addirittura la morte dei genitori di Bruce non sarà niente altro che una folle messa in scena architettata dallo stesso Thomas Wayne per punire sua moglie (facendola rimanere uccisa con il figlio), dopo aver appreso che Bruce, in realtà, è figlio di Alfred.....incredibile. Stando così le cose, altro che guida, altro che faro di luce ideale.....se in quel buio vicolo acadde di tutto fuorchè un incidente e lo stesso Bruce doveva esserne la vittima, dimentichiamoci il Joker, la vera nemesi di Batman....è proprio suo padre!!!! Eccolo qui, il grande, inquietante paradosso, in grado di far passare anche la morte di Bruce in secondo piano. Ah, ultima news: e se, a dispetto di quanto creduto, Thomas Wayne fosse solo in apparenza morto quella notte? Di certo c'è solo che, poco prima che per Batman iniziasse l'ora più nera, qualcuno ricattava Bruce Wayne, minacciando sia di diffondere le suddette foto a luci rosse dei suoi, sia di rendere nota al mondo l'identità di Batman. Chi sarà costui o costoro?
Di certo, oltre la morte......anche la beffa, in questo caso Batman si sarebbe generato su basi completamente opposte, assai più basse e volgari di quanto avremmo mai osato immaginare!
Ma attenzione, non stupiamoci......ricordate come Stracchino, oltre trenta anni dopo, ha rivoluzionato l'immagine di Gwen Stacy su "The Amazing Spider-Man", soprattutto a livello sessuale? Altro che ragazza acqua e sapone e rapporti idilliaci......e soprattutto altro che omicidio casuale il suo! Certo, qui ci andiamo ancora più pesante, ma chissà......
Speriamo che gli autori, Morrison in primis, ci sappiano dare una risposta credibile........per ora mi sembra che stiano solo facendo terra bruciata, in attesa di far ricrescere qualche cosa di nuovo. Una cosa è certa, starà a Dick Grayson, il nuovo Batman, l'arduo compito di indagare. Per il resto, attendo con pazienza l'arrivo in Italia di questa saga da Planeta DeAgostini, attualmente a rilento con le uscite, in quanto intenta a riformare il suo assetto editoriale. Forse, con un pò di fortuna, ce la facciamo per la prima metà del 2009, d'altronde anche qui "Crisi Finale" incombe!!! That's all!!!

lunedì 15 dicembre 2008

Vento o Tempesta? Una veloce ripassata sugli eventi principali del 2008...con uno sguardo proteso alla prossima stagione.

C'è uno strano vento rinnovatore che aleggia sia in casa Marvel che in casa D.C, ma rischia seriamente di diventare una tempesta: in poco più di un anno ne abbiamo viste di tutti i colori e, certamente, non è finita qui!
E' forse una gara tra editors, su chi è più estremo e distruttivo?
Di certo le due maggiori case editrici di comics se le stanno dando di brutto e, soprattutto, le stanno dando ai propri personaggi in cerca di nuove strade narrative, oppure in più o meno lunghi "fuoripista".
La sospensione di Thor ed il suo atteso ritorno dopo anni, la guerra civile, la crisi infinita, le defezioni sanguinose di Superboy/Conner Kent e di Bart Allen, il reset dell'Uomo Ragno, con la cancellazione del suo matrimonio, la morte di Capitan America (forse la più cruda, la più realistica di tutte, la più drammatica), l'incazzamento di Hulk e la Skrullagine che imperversa chissà da quanto sul mondo...sono solo alcuni degli eventi rilevanti che abbiamo letto negli ultimi mesi. Addirittura per alcuni lettori è parsa non tanta, ma "troppa" roba....

Il mio dilemma ma anche la mia speranza, da lettore di vecchia data, è che il tutto non si risolva nell'ennesima sconfessione e/o distruzione della continuity; oppure culmini in una grossa bolla di sapone, come il passato insegna. Nessuno dei due estremi di questa prospettiva mi piace, quindi è per questo che auspico una gestione perlomeno sensata e rispettosa della storia dei personaggi, sia da parte della casa delle idee, sia per quel del Dc Universe. Il cambiamento spesse volte è necessario, per porre almeno una toppa ad alcuni pasticci di trama che hanno quantomai immobilizzato il profilo di molti characters, altre volte invece è intelligente, prende rischi, ed approda su nuovi lidi narrativi. La questione dominante però rimane sempre una: il commercio. Purtroppo, ma non potrebbe essere diversamente, il cambiamento non può esimersi dal dipendere dalle leggi del mercato; anzi spesso esso non è che una neanche troppo lunga "operazione commerciale". Ne ho lette di saghe del clone-non clone, di figlie-non figlie, di schiene spezzate e poi guarite, di morti fasullissime sin da principio (quella di Superman troneggia!), altre a posteriori (Jason Todd).....tutto per aumentare le vendite, almeno per un pò.
Ultimamente sangue, conflitto interno e morte la fanno da padrone; senza che se ne veda la fine.
Notizie dagli U.S.A. parlano chiaro e prospettano nuovi scenari per molte serie famose. Sono notizie fresche sia l'epilogo della Secret Invasion con la formazione dei misteriosi Dark Avengers, (solo in apparenza affini ai celebri eroi che il loro look vuol enfatizzare...) in una società del tutto capovolta; sia gli eventi post-Crisi Finale alla DC, con udite-udite, la ricomparsa dopo ben 24 anni di presunta morte, di Flash-Barry Allen; nonchè la triste dipartita di Bruce Wayne/Batman...che perirà in un'esplosione aerea. In quest'ultimo caso le mie perplessità sul decesso sono tanto alte, quanto grande è la stima verso Grant Morrison, architetto di tutta la saga della morte di Batman, intitolata Batman R.I.P. Infatti, uno dei tanti modi per far morire qualcuno e tenerselo nel cassetto pronto a ricomparire dopo qualche tempo....è proprio quello di usare l'espediente narrativo dell'esplosione: il corpo non si trova e non c'è un morto senza un cadavere! Troppo facile.....spero che Grant ci smentirà tutti con una "morte apparente" più credibile.
Sono sicuro che Bruce tornerà, alla grande......ma intanto il nuovo Batman sarà Nightwing, che per la seconda volta (dopo la saga "Prodigal" degli anni '90) indosserà per un periodo prolungato di tempo la maschera del suo mentore. Su Flash il discorso è diverso, la sostituzione avviene al contrario: dopo la saga "Rebirth", sarà l'allievo (si fa per dire) Wally West a dover riconsegnare l'identità ed il costume di Flash al suo antesignano Barry Allen. Con ciò spero che non facciano sparire o mettano in secondo piano il succitato Wally, il quale è stato Flash per ben 23 anni di storie......ha tutto il diritto di continuare a servire lo spirito della velocità!

Come andranno a finire le cose? Beh, la risposta spetta agli autori, anche se devo dire, concludendo almeno parzialmente questa breve chiacchierata, che rispetto al passato, anche recente, questa è un'epoca strana; in cui le storie riflettono in senso decisamente decadente, il presente storico della società moderna. I cambiamenti, le morti, le sconfitte e le "mezze vittorie" si alternano a ritmi decisamente elevati, forse troppo. Sembra, in poche parole, che molti eroi siano divenuti obsoleti.....altri invece fallaci, altri ancora inadeguati....una sorta di sindrome di Parker istituzionalizzata alla società supereroistica, senza però il senso dell'umorismo ragnesco e a far da controbilancere. Si percepisce spesso la superiorità degli eventi sui protagonisti e non c'è alcun senso di "meraviglia", nessun "eroe" in grado di porre fine ad una storia per poi ricominciarne una nuova nel numero successivo. Gli eventi "mangiano" i personaggi, li manipolano, li strumentalizzano, spesso li riflettono di fronte ad una sostanziale intrinseca impotenza risolutrice. Paradossalmente, unica testata a fare eccezione, per ora, è proprio quella de "L'Uomo Ragno" (ora ribattezzata "Spider-Man" sigh!)........che sembra essere tornata alla freschezza degli anni '70 (buone storie, buonissimi disegni, archi narrativi brevi, umorismo e spensieratezza a go-go; gli darei 8 se mi trovassi di fronte ad una miniserie di un universo parallelo....se non ci fosse stata, insomma, quella porcheria diseducativa senilomane di "One more day"), forse anche perchè è quella che dalla tempesta ha perso di più e non ha più nulla da rimpiangersi e, se ci ripenso, dico ancora...."purtroppo". Chissà forse con il tempo ci abitueremo.....intanto leggo Thor, che dalla tempesta c'è uscito ed alla grande (Dio del Tuono!)....grazie al buon vecchio Stracchino.
Mi sto studiando invece il New Cap. di Brubacker, alias Bucky Barnes, che sfoggia armatura pettorale e maneggia la pistola......non so proprio dove andrà a parare e per quanto.
Insomma, conflitti interni pure nel lettore.......per ora amore ed odio......ma non mandiamola troppo alle lunghe, altrimenti rischia di tornare solo noia!